Ansia sintomi perché può trasformarsi in panico
Ansia come emozione
A volte l’ansia da emozione utile e normale quale è, può divenire ingestibile ed essere percepita in modo amplificato sotto forma di attacchi di panico.
Perché questo accade?
L’ansia è un’emozione che si innesca ogni qualvolta percepiamo un possibile pericolo. E questo può essere reale (c’è effettivamente una situazione a cui porre attenzione e da gestire), o meno (lo percepiamo noi ma non ce ne sarebbe alcun reale motivo).
Tale percezione di pericolo può innescarsi per svariati motivi, e ci tengo a sottolineare che questi tramite il colloquio clinico, andranno rintracciati in modo specifico nella storia dell’individuo. Ma è possibile comunque fare degli esempi…
Possiamo “sentirci in pericolo” perché percepiamo:
- Un possibile fallimento (non riuscire a raggiungere i propri obiettivi, non riuscire ad ottenere qualcosa di importante, la probabile fine di un rapporto, ecc.)
- Che rischiamo di perdere qualcosa di molto importante (un partner, il lavoro, la salute, ecc.)
- Che sta per accadere qualcosa che non vogliamo (perdita del lavoro, cambiamenti non ben accetti, ecc.)
- Di trovarci di fronte a qualcosa che non sappiamo come gestire (problemi, difficoltà, decisioni da prendere, situazioni impreviste, ecc.)
- Che la nostra vita non sta andando come vorremmo (vivere una vita insoddisfacente sotto uno o più aspetti: lavorativo, economico, relazionale, amoroso, ecc.)
E molto altro…
L’ansia è un’emozione sia mentale che corporea. Cosa significa?
È mentale nel senso che si innesca quando pensiamo e percepiamo un possibile pericolo e diventa anche fisica, nel momento in cui la percepiamo sotto forma di una sensazione di tensione e pesantezza in varie parti del corpo.
Ansia sintomi
I sintomi dell’ansia nello specifico possono essere suddivisi in 3 categorie principali:
- psico-emotivi (tensione, disturbi del sonno, perdita della gioia di vivere)
- organici (debolezza, facilità a stancarsi, cefalea, indolenzimento ai muscoli della nuca, del collo e delle spalle, in altre parti del corpo, tachicardia)
- psico-comportamentali (frequenti errori, tendenza all’isolamento, balbuzie, consumo di sigarette, alcool, psicofarmaci o droghe)
La sua funzione è preservarci, in quanto ci invia l’informazione che di fronte ad un percepito pericolo, è meglio agire in modo da proteggerci.
Quando la situazione che l’ha causata (“pericolosa”per me, per come io la percepisco e per i bisogni che voglio soddisfare) continua a persistere perché magari non è stata mai presa in considerazione, o perché non si è riusciti a risolverla efficacemente, l’ansia trova un modo ancora più pressante di farsi ascoltare.
Le emozioni non ascoltate e le difficoltà non affrontate, troveranno sempre un modo alternativo e più incisivo di farsi ascoltare!
E qui può avvenire il passaggio vero e proprio e l’ansia da informazione (attenzione c’è un possibile pericolo, agisci in modo da proteggerti e risolvere la situazione, questo è quello che cerca di dirci!) può trasformarsi in sintomo, e quindi in un vero e proprio problema da gestire.
Nel momento in cui l’ansia si trasforma in sintomo (in questo caso in attacco di panico, ma potrebbe divenire anche altro), viene percepito dalla persona che presenta tale difficoltà, come qualcosa che riguarda solo il corpo in quanto è qui che il malessere trova la sua massima espressione.
Ma le cose non stanno proprio così! il corpo nell’attacco di panico è coinvolto in prima linea questo è vero, ma ne il problema ne la soluzione possono essere rintracciati a questo livello.
Diciamo che il corpo è solo il mezzo tramite il quale questo disagio trova modo di esprimersi, e di farsi pendere in considerazione!
Mi è capitato più volte di vedere ed aiutare persone che soffrono da anni di questo disturbo, e che nonostante l’utilizzazione di farmaci ansiolitici e quant’altro, non trovano il modo di disfarsi di questo spiacevole problema.
Nulla di strano in tutto questo e per un motivo ben preciso!
Come ho detto poco sopra, sia il problema da cui è scaturito che la soluzione del disturbo da attacchi di panico, non risiedono nel corpo anche se è qui che si concentrano la maggior parte dei sintomi.
Quindi i medicinali in questo caso possono dare solo un leggero sollievo e avere una loro utilità in fasi particolarmente critiche, ma non possono certamente agire su ciò che causa realmente il problema, e su tutte le dinamiche che lo sostengono e che fanno in modo che questo possa reiterarsi sempre con maggior forza nel tempo.
Ciò significa che questi spiacevoli sintomi, continueranno periodicamente (con maggiore o minore frequenza e forza, in base alla gravità del caso) a fare la loro comparsa, fintanto che non verranno affrontati tramite una terapia idonea sia le cause che i sintomi.
Cosa fare? 3 aspetti fondamentali
- Ascolta le tue emozioni se provi ansia ci sono dei motivi, e soprattutto se noti che è l’emozione che provi più di frequente. Non ascoltarla e far finta che vada tutto bene non servirà a risolvere la situazione. Un’ansia non ascoltata, dei problemi non affrontati, possono tramutarsi in un’ansia ingestibile e problematica.
- Affronta sempre le difficoltà, che siano interne (difficoltà o problemi personali) o esterne (difficoltà o problemi maggiormente legati al mondo esterno).Far finta che non ci siano non servirà ad annullarle. “I nodi prima o poi arrivano sempre al pettine”!
- Il disturbo da attacchi di panico è un problema assolutamente risolvibile. Ed è possibile avere una vita serena e senza condizionamenti.
Più si rimanda però, più i meccanismi che lo sostengono (la paura soprattutto!) e che condizionano la vita aumentano, e trasformano il problema in una sorta di “prigione” dalla quale è difficile uscire.
Invece è importante rendersi conto che se affrontato, soprattutto in una situazione iniziale, è possibile gestirlo in modo molto più semplice e rapido.
E un indubbio vantaggio certamente non secondario, ciò permetterebbe di risparmiarsi anche tanto dolore e sofferenza, per una condizione che se non affrontata nel tempo diviene sempre meno gestibile.
Da più di 15 anni, ascolto e aiuto persone concretamente a uscire da situazioni difficili, e riprendere in mano la propria vita o con la consulenza psicologica online o presso i miei studi di Padova e Treviso.
In condizioni di bisogno e sofferenza posso aiutarti ed accompagnarti in tal senso, verso una nuova consapevolezza ed un rinnovato benessere.
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GRANDE DOTT.SSA IO LA SEGUO SEMPRE.GRAZIE X I SUOI CONSIGLI
Antonella
Grazie dottoressa per i suoi consigli. Leggo volentieri i suoi articoli perché sono interessantissimi e molto utili.
Pina
Da tanti anni soffro di ansia, agorafobia e paura dell’abbandono con dipendenza affettiva. Ho già sostenuto diverse psicoterapie ma non sono ancora riuscito a superare del tutto i miei problemi. Vorrei sapere come funziona la terapia online. ed entro quando si possono constatare risultati valutabili e stabili. Poi la durata di ogni seduta e il costo. Grazie